Sistemi Hybrid

Un sistema di climatizzazione ibrido combina due generatori differenti, una caldaia a condensazione e una pompa di calore, permettendo il riscaldamento e il raffrescamento della casa, oltre alla produzione di acqua calda sanitaria. Questa tecnologia è abbastanza recente e può portare a drastiche riduzioni dei consumi di energia. Ma solo in alcuni casi. Vediamone i vari aspetti:

Funzionamento:

 Il concetto è lo stesso dell’auto ibrida. A basse velocità utilizza l’elettricità, appena schiacci l’acceleratore il motore ha bisogno di vigore e sfrutta la benzina.

Anche nel nostro caso, in base alla convenienza, il sistema utilizzerà un generatore o l’altro o entrambi. Pensa al caso in cui non fosse sufficiente l’erogazione di calore da parte della pompa di calore, a quel punto la caldaia integrerebbe termicamente l’impianto.

Ma quando si aziona la caldaia e quando la pompa di calore? Nel caso di elevata richiesta termica, la caldaia eroga il 100 % del calore necessario. Tra -4 e 7 gradi si attivano entrambi i generatori. Infine, al di sopra dei 7°C la pompa gestirà completamente la temperatura.

Gli azionamenti vengono gestiti autonomamente dal sistema grazie al supporto dei sensori, che valutano la temperatura interna rilevata e quella richiesta oltre alla temperatura esterna.

Ma perché non gestire il riscaldamento con la sola caldaia? Perché la pompa di calore è la migliore tecnologia disponibile, per ottimizzare i costi di esercizio a temperature esterne moderate. Mentre, per le temperature intermedie comprese tra – 4 e 7 gradi, il fluido viene gestito in automatico, al fine di abbassare la temperatura di esercizio della pompa di calore, migliorandone il rendimento. Come vedremo nel capitolo sui vantaggi, il rendimento della pompe di calore migliora, lavorando a basse temperature.

Concludiamo il paragrafo dicendo che la caldaia può essere alimentata sia dal GPL che dal metano, mentre la pompa di calore viene azionata dalla corrente elettrica. Vediamo se si tratta dell’investimento giusto:

Vantaggi e svantaggi:

Non è sempre vantaggioso questo sistema. Il principale motivo: il costo iniziale. Questo è lo svantaggio principale. Sicuramente, consigliamo l’utilizzo di questo sistema nel caso in cui viva in una zona, dove le condizioni climatiche varino in maniera significativa. Infatti è questa la condizione che porta al recupero dell’investimento iniziale ed a un successivo risparmio economico. Un altro fattore che rende conveniente l’investimento è la frequenza di utilizzo dell’appartamento. Non conviene progettare un impianto ibrido su seconde case, utilizzate per pochi mesi all’anno.

Per recuperare l’investimento, l’impianto dovrebbe sopravvivere ad intere generazioni.

Passiamo ai vantaggi.

Grazie alla presenza della caldaia, il flusso d’acqua viene regolato in automatico con l’obiettivo di abbassare la temperatura di esercizio della pompa di calore, migliorandone l’efficienza. Difatti, a basse temperature le pompe di calore hanno rendimenti superiori. Questo potrebbe portare ad efficienze migliori del 35% rispetto a una caldaia a condensazione. Inoltre, nell’installare questo sistema, non occorre sconvolgere o demolire la casa, bensì basterà agire in prossimità dei generatori. Infatti, è possibile utilizzare l’impianto esistente a radiatori o a pavimento.

Nel caso di impianto a termosifoni, assicurati che la pompa di calore raggiunga le temperature richieste per questo tipo di terminali. Viceversa, qualora tu possieda un impianto a pavimento, la pompa di calore è un ottimo generatore, in quanto l’acqua circola nell’impianto a basse temperature.

Al di là di queste considerazioni, per stimare la convenienza di questo sistema, è necessario un termo-tecnico che valuti tutte le condizioni e analizzi le dispersioni dell’involucro. Alcuni professionisti contestano questa tecnologia, in quanto ritengono che si tratti di un escamotage da parte dei produttori, per venderti due generatori. Consigliano di risparmiare e di acquistare una caldaia a condensazione per l’inverno e una pompa di calore per l’estate. Io non vedo tutto questo risparmio e, il fatto che si supportino termicamente per determinate temperature, lo ritengo una soluzione efficiente. Una caratteristica, che gioca un ruolo fondamentale nella scelta del modello, è:

Efficienza energetica:

L’efficienza del sistema è legata al rendimento della caldaia e della pompa di calore. A sua volta, l’efficienza e, quindi, i consumi di una pompa di calore dipendono da due indici forniti dal produttore: il SEER e lo SCOP. Il “SEER”, coefficiente di prestazione medio stagionale (EER considerandolo istantaneo) non è altro che il rapporto tra energia prodotta dal dispositivo per raffrescare e l’energia assorbita dall’impianto elettrico (quanto si consuma). Più è alto questo valore e più si avrà, a parità di “raffrescamento”, un risparmio in bolletta. Per le macchine di ultima generazione questo valore è superiore a 3,5. Per agevolare la comprensione, è stata introdotta una scala alfabetica, dove con A+++ si indica la macchina più efficiente e con G quella che consuma di più. Ogni pompa di calore presenta sul suo involucro un’ etichetta che segnala la classe di appartenenza. Viceversa, il coefficiente di prestazione per il riscaldamento è lo SCOP. Questo indice deve essere superiore a 4,0. Mentre, il corrispettivo delle caldaie è il rendimento al 100 % del carico. Per le caldaie a condensazione questo valore si attesta attorno al 98%.

Altre funzioni:

In generale, per quanto riguarda gli altri aspetti, i vari modelli sul mercato hanno caratteristiche simili:

• nel caso di appartamenti di grosse dimensioni è possibile integrare la caldaia con un accumulo per l’acqua calda sanitaria;

• tutti i sistemi in commercio sono gestibili da remoto tramite app;

• per quanto riguarda il rumore, il punto debole è l’unità esterna della pompa di calore. La maggior parte delle macchine esterne raggiungono una potenza sonora massima compresa tra i 64 e i 65 db;

• un impianto da accoppiare alla pompa di calore, che potrebbe portarti notevoli benefici, è l’impianto fotovoltaico.

Ovviamente, la convenienza dell’impianto dipende dal luogo dove vivi e dalla possibilità di “puntare verso sole”. L’unico paramento che si differenzia e che incide sull’efficienza energetica è la modulazione della potenza.

Consigliamo di scegliere il generatore che ti offra il range di potenze più ampio. Fino a dicembre 2021, installando dei sistemi integrati in sostituzione degli impianti esistenti, è possibile ottenere il Superbonus al 110%

Fonte: https://www.studiomadera.it/

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